Il nome di Kafka evoca all’istante atmosfere cupe e claustrofobiche, ma nel caso della “Relazione all’Accademia” siamo in un clima del tutto diverso. In questo straordinario “monologo” a parlare a un parterre di scienziati, è un anziano scimmione. Chi sa quante volte Franz, durante la sua adolescenza, è andato a vedere uno spettacolo circense con i suoi animali “sapienti”. Ma mentre i suoi coetanei ridevano e si divertivano, quanto diverso doveva essere il suo sguardo quando incrociava quello di qualche scimmia addomesticata. E’ sicuramente da quell’incrocio di sguardi che dev’essere nata questa ironica, grottesca meditazione sulla “consapevolezza” di quell’antenato dell’uomo che ne ha fatta di strada per farsi finalmente stimare e apprezzare. La strada è stata lunga, tortuosa, accidentata, paragonabile alla crescita dell’uomo. La versione LibriVivi sottolinea le diverse fasi di questa affascinante “odissea scimmiesca”. Gino la Monica